Welfare aziendale: il modello per costruire il futuro

Pubblicato “Welfare for People” il Quinto Rapporto sul Welfare aziendale e occupazionale in Italia a cura di Michele Tiraboschi, promosso da Intesa Sanpaolo Spa e ADAPT

Il Welfare aziendale è sempre più un’espressione fondamentale di responsabilità sociale ed economica, con una crescente diffusione nel panorama aziendale.


Accanto alle tradizionali funzioni di assistenza e benessere dei dipendenti, il Welfare aziendale può diventare uno strumento per affrontare le nuove esigenze dettate dalle trasformazioni del lavoro e dalle emergenze attuali, come la pandemia o i rincari dei costi energetici.


In questa prospettiva si colloca Welfare for People, il Quinto Rapporto sul Welfare aziendale e occupazionale in Italia che Intesa Sanpaolo ha realizzato in collaborazione con la Scuola di alta formazione in Relazioni industriali e di lavoro di ADAPT (www.adapt.it).


Lo studio, a cura del Prof. Michele Tiraboschi, è frutto di una attività continuativa di monitoraggio del fenomeno, che comprende anche le nuove relazioni industriali e i nuovi modelli produttivi e di impresa, e rappresenta un aggiornamento del lavoro avviato da alcuni anni.

 

L’edizione 2022 propone innanzitutto un approfondimento settoriale sul terziario, distribuzione e servizi, il settore che registra il più elevato numero di lavoratori e lavoratrici impiegati e in cui sono presenti specifiche dinamiche di relazioni industriali, con una prevalenza della contrattazione nazionale e uno spazio comunque lasciato alla contrattazione aziendale.
In particolare, mantengono un certo peso gli ambiti della previdenza complementare (21%), assistenza sanitaria integrativa (16%) e assicurazioni contro gli infortuni professionali ed extraprofessionali (16%). In questi ambiti, con la contrattazione aziendale si punta a ottenere condizioni di miglior favore anche rispetto a quanto previsto a livello nazionale ma, comunque, nell’ambito del perimetro tracciato dal CCNL.

 

Il focus sulla Provincia di Verona ricostruisce le dinamiche demografiche, produttive e del mercato del lavoro allo scopo di evidenziare i principali bisogni di welfare che emergono nel territorio. Nello specifico, è stata analizzata la contrattazione collettiva dei settori del commercio e del turismo, assolutamente rilevanti da un punto di vista occupazionale e per l’economia del territorio. L’obiettivo è comprendere come questi settori stiano sviluppando azioni e istituti di welfare che rispondano non solo a una funzione economica e organizzativa per le imprese, ma anche ai bisogni che emergono su scala locale.


Un approfondimento tematico è stato dedicato al sistema dei fondi di assistenza sanitaria integrativa, istituiti e regolamentati dalla contrattazione collettiva nei diversi settori, per fornire prestazioni integrative rispetto a quelle già garantite dal Servizio Sanitario Nazionale

 

Infine, il Rapporto offre una rassegna delle principali prestazioni per la non autosufficienza introdotte nei diversi settori, con particolare attenzione al ruolo dei fondi sanitari contrattuali nel corso dell’emergenza pandemica.


Dall’analisi emerge la rapida capacità di risposta degli stessi fondi, a fronte di circostanze inedite e non programmabili con anticipo, che ha contribuito a supportare imprese e lavoratori nella fase più complessa dell’emergenza Covid-19.

 

 

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